Verso la “guarigione”
All’inizio di una relazione di counseling chiedo sempre, e aiuto a definire, qual è il motivo per cui la persona ha chiesto il mio aiuto e cosa dovrebbe raggiungere, o cosa dovrebbe succedere, affinché possa dire di essere felice. Sembrerà strano ma nella maggior parte dei casi, la risposta è confusa; la persona può non capire perché sta male o attribuire la colpa a cose esterne a sé. Il problema è sempre prima di tutto dentro di noi e, se disconosciuto, continuerà a generare instabilità, stato di conflitto, nevrosi. Spesso le persone mi dicono il vero motivo per cui stanno male senza...
Leggi tuttoLettera. Prima e dopo l’abbandono.
Pubblico con piacere parte di una lettera ricevuta da una cliente a me molto cara; l’ha scritta anche con lo scopo che io potessi pubblicarla e aiutare, dando una nuova prospettiva, persone che vivono ciò che ha vissuto lei. Non è il suo nome ma per facilitarmi nello scrivere, la chiamerò Valentina. Valentina è arrivata a me in uno stato di profondo dolore; in un momento molto delicato della sua vita è stata abbandonata dal suo partner. Tutto quello nel quale aveva creduto e nel quale aveva investito era andato a pezzi. Voleva uscire da quel dolore lancinante ma l’ultima cosa che desiderava...
Leggi tuttoQuello che fa il counselor non è solo per counselor
Negli ambienti di lavoro cresce l’incertezza, l’ansia e il disagio, ed è sempre più evidente che molti non possiedono gli strumenti per affrontare il proprio cambiamento per utilizzarlo nell’attuale evoluzione. Fra le cause che scatenano lo stress, gli avvenimenti che avvengono sul lavoro sono i più significativi, ma se la vita in azienda ha ripercussioni nel privato, è anche vero il contrario. Quando l’individuo è in tensione, in ansia, frustrato, in stato di confusione, è indebolito nelle sue capacità lavorative e relazionali. Gli interventi organizzativi che l’azienda può mettere in atto...
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