Relazioni malsane
La vita di coppia ha sicuramente delle difficoltà e richiede impegno e a volte sacrifici per trovare armonia, tuttavia quando ci sentiamo prosciugate emotivamente e fisicamente, qualche domanda è bene farsela.
Come possiamo capire se la relazione che stiamo vivendo è malsana?
Morire d’amore
Ci sono persone che nella coppia sono così sottomesse e dipendenti che soffrono veramente molto e non riescono mai a permettersi momenti di sereno abbandono. E’ questo il caso in cui la relazione è centrata sulla dipendenza e non sull’amore e sul rispetto, tanto che spesso, il suo carattere distruttivo renderebbe auspicabile una separazione. Di fronte alla paura della solitudine, del vuoto, sono sempre di più le persone che si rifugiano in relazioni strette ed esclusive (con partner o genitori o figli), che diventano la causa di sofferenza, autodistruzione, svalutazione di sé. E’ il fenomeno...
Leggi tuttoAccettare la sofferenza dell’abbandono
Indubbiamente ogni abbandono comporta sempre un’intensa sofferenza che nessun atteggiamento consolatorio né alcun consiglio riesce a lenire. Per l’abbandono subito, la persona rimasta sola tende a svalutarsi e a permanere per tale motivo nell’illusoria attesa di venir ancora nutrita affettivamente dall’altro; ma per “salvarsi”, in ogni separazione bisogna pagare un prezzo, e talora il prezzo più elevato è l’accettazione della sofferenza stessa. Non si superano i tormenti della passione strappandosi le frecce dal cuore, ma soltanto accettando inizialmente e senza alcuna mediazione che la...
Leggi tuttoFiglia del silenzio – film
Figlia del silenzio (titolo originale in inglese: The Memory Keeper’s Daughter) è un romanzo dell’autrice americana Kim Edwards che racconta la storia di un uomo che abbandona sua figlia appena nata, affetta da sindrome di Down. Figlia del silenzio è un film che consiglio perchè fa riflettere molto. ...
Leggi tuttoRiflessione sulle relazioni speciali
Nelle nostre relazioni speciali tendiamo ad investire nell’altro una parte di noi che pensiamo non potrebbe esprimersi senza l’altro. Ad esempio un’emozione di sicurezza, o di dolcezza, o di passione, o di allegria. Queste emozioni sono nostre, ci appartengono, ma dato che è l’altro che ce le suscita, le attribuiamo all’altro, come se fosse l’altro a possederle. Diremo quindi che ci dà sicurezza, che è dolce, che ha passione, che è allegro. Ecco quindi che quando e se dovessimo separarci dall’altro, ci sentiremmo privati di una parte di noi; quella...
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