La tesi della Tradizione Indovedica è che i membri familiari sono tutti in rete, una rete che possiamo immaginare come canali nei quali scorrono le energie che possono bloccarsi o fuoriuscire danneggiando il vissuto emozionale dell’individuo.
Ciò che risulta alla base di questa rete di relazioni familiari sono le affinità karmiche. Esplorando il vissuto affettivo familiare si giunge a rilevare il campo energetico karmico collettivo. Questa legge ha valenza universale e sta alla base non solo delle relazioni familiari (la famiglia attuale, d’origine, i parenti stretti fino a quelli più lontani) ma anche di tutte le relazioni con qualsiasi persona. Questa rete si sviluppa da una comune tipologia di registrazioni inconsce, frutto di esperienze passate (samskara) e si espande sulla spinta della forte interazione emotiva ed affettiva che si sviluppa tra i membri della famiglia. Chiunque venga in contatto con uno dei membri familiari, entra nella stessa rete e la estende poiché incomincia ad interagire con i samskara attivati dal gruppo nel suo complesso. La persona che dovesse avere una devianza , risveglia le registrazioni inconsce, se dello stesso tipo, in coloro che risultano averle allo stato debole, inibito o sopito.
Sempre sulla base di tali interazioni karmiche, nell’atto della procreazione, i genitori tendono ad attrarre esseri che hanno samskara affini ai propri (B.Gita XIII 22 – B.Gita XV 8-9), esseri che poi interagendo con i samskara dei genitori e dell’ambiente in cui vivono, creeranno una sempre più forte interazione affettiva ed emotiva e un legame sempre più stretto tra i membri della famiglia. Si sviluppa tra di essi un attaccamento inconscio quasi viscerale che si costituisce soprattutto nell’infanzia quando l’autonomia affettiva non è ancora sviluppata. Per questa ragione figli e genitori sono inconsciamente portati a riconoscersi anche quando non si approvano.
Nell’epica del Mahabharata si racconta di come il re Dhrtarastra pur riconoscendo la natura malvagia del figlio, è debole nei suoi confronti e non solo non riesce a prenderne le distanze, ma lo asseconda nel suo delirio di potere che porta alla rovina milioni di persone. La forza dei samskara fa sì che, anche se la parte razionale capisce l’inadeguatezza e la debolezza del figlio, una parte emozionale condivisa impedisca alla persona di sottrarsi dal subire.
Un altro esempio non raro e visibile anche ai nostri giorni è quando un figlio per solidarietà con il genitore che ha fallito ripetutamente, è portato inconsciamente a non ottenere successi e a fallire a sua volta.
Così si possono spiegare molte altre elazioni di dipendenza ma, anche se sembrano forze invincibili, c’è sempre il modo di intervenire. Il counselor può aiutare fornendo strumenti per fare un lavoro su se stessi, riportare sul piano cosciente esperienze rimosse, intervenire sui blocchi energetici e sbloccare i nodi che mantengono prigionieri di schemi rigidi e ripetitivi.
Si possono individuare due principali categorie di samskara, quelli personali e quelli collettivi. Quelli personali sono registrati nella corteccia cerebrale (memoria a breve termine) e nell’inconscio personale che, ad un livello profondo, comunica con l’inconscio collettivo dell’estesa rete dei samskara familiari. A sua volta, l’inconscio collettivo familiare comunica con l’inconscio collettivo universale (alla radice del quale troviamo i simboli che possiamo riscontrare in comune con ogni nazione, razza e tempo).
Possiamo così vedere l’essere umano a vari strati dove i sensi percepiscono solo lo strato più esteriore; più l’individuo entra nella profondità di sé e più entra in rapporto con la profondità degli altri.
M. Ferrini – seminario di counseling “Affinit karmiche e relazioni familiari” -18/19 Aprile 2009
Karma: lett. ‘azione’. Legge di causa-effetto su cui si regge l’universo materiale, per la quale ad ogni azione, positiva o negativa, segue una reazione dello stesso segno
Samskara: registrazioni inconsce frutto di esperienze passate.
Mahabharata: antica letteratura sacra dell’India brahmanica appartenente alla Smriti (memoria, tradizione)