È colui o colei con cui dividi non solo il viaggio ma anche i valori, i principi. Più alti sono e più ci sono i presupposti di una relazione di qualità. Reciprocamente volete il bene dell’altro. L’affetto poggia le sue basi sulla libertà e sul rispetto dell’individualità. Niente è mai preteso ma solo offerto. Nei momenti bui vi aiutate a non perdere la luce; nei successi sapete gioire l’uno dell’altro.
E se un amico così ad un certo punto senza offese, senza screzi, senza spiegazioni, semplicemente sembra dimenticarsi di te? Sembra disconoscerti?
Senza pretese puoi chiedere spiegazioni ma a niente serve forzare la situazione. Sicuramente soffri perché l’indifferenza è la peggiore delle offese, ma l’unica cosa che puoi fare è lasciare andare. Accettando la sofferenza senza rancori potrai riappropriarti di quanto avevi investito nello “spazio condiviso” e predisporti al cambiamento. La cosa più deleteria sarebbe invece il coltivare il rancore; questo distrugge le cose belle che hai vissuto e di riflesso distrugge anche te e la tua autostima. È questo il caso in cui il tormento non se ne va e si diventa incapaci di nuove relazioni.
Bisogna imparare ad accogliere, a dare, a ricevere e anche a lasciare andare.