Caro amico ti scrivo….

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14A volte chiedo ai miei clienti di tenere un diario, o di scrivermi delle mail; questo ho visto che ha varie utilità tra cui quella di permettere alla persona un canale di “scarico” delle reazioni di quanto sta accadendo in quel periodo. Serve poi a risparmiare tempo, a ricordare cose che potrebbero essere dimenticate e a far emergere aspetti inconsci della propria personalità di cui non si era consapevoli. Altro aspetto importante che ho potuto verificare è che la persona scrive molto più facilmente di quanto riesca a parlare, quando gli aspetti da raccontare sono intimi o tenuti “bloccati” da tanto tempo dentro di sé.

E’ utile anche far scrivere una lettera indirizzata alla persona con cui si ha una relazione conflittuale. Questa lettera, scritta nella massima libertà e sincerità, non dovrà mai essere spedita: la motivazione è che diventi strumento di “liberazione” e di comprensione, e poi strappata.

Lo scrivere quindi può essere di grande utilità nel counseling ma lo consiglio anche a chi, in autonomia, vuole fare un po’ di chiarezza nei propri pensieri.

Nell’era di Facebook e dei social network, molti scrivono e condividono di tutto; ci tengo a dire di porre attenzione agli sfoghi personali che tutti vedono e leggono. Pensieri tristi, distruttivi, immagini di violenza, possono giovare come scarico o denuncia a chi li “posta” ma possono avere effetti deleteri su altri. Abbiamo una grande responsabilità, pensiamoci.

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