Non la rinuncia all’azione ma l’azione con distacco emotivo e in spirito di offerta.
Agire senza interessi egoici, con consapevolezza e per il bene di tutti.
Questo è un agire che non porta conseguenze e che non produce ostacoli sul nostro cammino evolutivo.
Questi insegnamenti sono tratti da una grande opera sacra indu, la Bhagavad-Gita
Riporto i versi 38 – 47 e 48 del 2° capitolo:
- Combatti per dovere, senza considerare gioia o dolore, perdita o guadagno, vittoria o sconfitta così facendo non incorrerai mai nel peccato.
- Tu hai il diritto di compiere i tuoi doveri prescritti, ma non di godere dei frutti dell’azione. Non considerarti mai la causa dei risultati delle tue attività e non cercare mai di sfuggire al tuo dovere.
- Compi il tuo dovere con equilibrio, o Arjuna, senza attaccamento al successo o al fallimento. Tale equanimità si chiama yoga.