Una volta compreso il processo che ci spinge a concentrarci su determinati aspetti, possiamo incominciare a districare la matassa e fare un distinguo tra le nostre percezioni e l’abitudine a sputare sentenze sul prossimo. Dovremmo arrivare ad una condizione in cui possiamo svelare, riconoscere ed abbracciare qualsiasi nostra caratteristica nascosta in modo da non dover più proiettare sugli altri gli aspetti del nostro essere che non sappiamo accettare. Qualsiasi porzione d’ombra riusciamo ad abbracciare, ci consentirà di sperimentare più amore, compassione, pace e una sensazione di maggiore libertà. Solo allora saremo liberi di amare noi stessi e gli altri.