La famiglia, il primo e più importante istituto educativo all’interno del quale avviene la trasmissione dei valori, sembra in crisi; viene da chiedersi se lo è perchè la società nel suo insieme è in crisi. Negli ultimi vent’anni si è assistito a profonde trasformazioni economiche e sociali con mutamenti radicali anche nel modo di pensare e di comportarsi. Nell’arco di due generazioni la famiglia è passata da un sistema patriarcale, alle diverse tipologie di famiglie oggi presenti nella nostra società.
La famiglia legale, basata sul matrimonio, religioso o civile, non è più il modello classico di riferimento, ad essa si affiancano le famiglie monocomponente (i single che vivono senza un compagno/a); quelle monogenitoriali, composte cioè dai figli e da un solo genitore; quelle formate da coppie, sia eterosessuali che omosessuali, che convivono senza contrarre alcun vincolo; le ricostituite, ovvero quelle famiglie composte da persone che, separatesi dai propri coniugi, poi si risposano, formando nuclei in cui possono essere presenti i figli dei rispettivi precedenti matrimoni.
I figli di questi nuovi modelli familiari vivono le stesse dinamiche delle famiglie nelle quali sono inseriti. Dai loro genitori apprendono i modelli comportamentali, gli stili di vita, i modi di pensare e di agire, le aspettative e le aspirazioni di ordine sociale, che vengono loro trasmessi, sia direttamente, sotto forma di proposizione di valori nei quali identificarsi, sia indirettamente con il loro esempio.
La responsabilità educativa dei genitori non può esclusivamente limitarsi agli aspetti materiali dell’esistenza e al dovere di dare ai figli un tenore di vita adeguato, ma investe in pieno la loro formazione etica e la loro crescita spirituale.
Se i principi a cui le famiglie si uniformano non sono saldi e positivi, se i genitori danno maggior valore all’apparire piuttosto che all’essere, se pensano più al bene materiale dei figli che non alla loro crescita valoriale e spirituale, se la loro debolezza morale mina la consistenza stessa della famiglia e condiziona anche il loro agire, i figli tenderanno ad assumere tale modello. Sicuramente, con l’imperare di valori materialistici ed edonistici, oggi la figura dei genitori e il delicato ed essenziale rapporto con i figli è messo a dura prova; è facile smarrire il significato che ha l’educazione dei genitori nel ruolo di guide per la crescita psicologica ed esistenziale di ogni individuo.
Liberamente tratto da “Crisi della famiglia e disagio giovanile” Francesco Pallara